
“Invivavoce – Echi d’ansia del nostro tempo” (regia di Paola Ducci), spettacolo organizzato da Gazzetta di Modena e CSI Modena, torna sul palco dopo il successo di aprile. Appuntamento al teatro Michelangelo sabato 25 ottobre alle ore 20.30.
Merito del Comune di Modena che, grazie all’assessorato all’istruzione, ha voluto inserire Invivavoce nel cartellone della tre giorni “Modena fa scuola”, in programma dal 23 al 25 ottobre: un appuntamento diventato ormai di interesse nazionale che quest’anno sarà guidato dal titolo “Il coraggio delle emozioni”. Da qui, appunto, il richiamo all’ansia che la Gazzetta e il CSI insieme avevano già portato a teatro grazie ai ragazzi delle scuole superiori della provincia.
“Invivavoce” è un evento unico nel suo genere, prodotto e ideato dalla Gazzetta di Modena e dal Centro Sportivo Italiano grazie alla collaborazione di un gruppo di lavoro formato da giovani, educatori, artisti, psicologi, formatori, tutti uniti da un unico obiettivo: lasciare che la voce dei giovani non resti inascoltata. La nostra voce è quella dei giovani, che ci hanno chiesto uno spazio, un luogo dove potersi fare ascoltare. Li abbiamo uniti, ci siamo uniti a loro, e abbiamo scelto diverse forme d’arte per raccontare quello che sentivano. Per questo l’evento di sabato 25 ottobre al Michelangelo toccherà diverse corde. Emozionerà, ne siamo certi. Perché c’è tanta realtà dentro a “Invivavoce”, quella realtà che ci circonda e che spesso resta inascoltata, sottotraccia. Abbiamo provato a portarla sul palco per vedere quanto è vicina a noi e quanto ancora ci sia bisogno di fare per testimoniare. E’ la seconda edizione di Invivavoce: sei repliche in totale – di cui quattro dedicate solo agli studenti – e due tematiche che appartengono tanto, tantissimo alla nostra attualità. Nel 2024 la violenza di genere e quest’anno l’ansia. Tutto rientra in una più ampia riflessione dedicata ai giovani: l’esigenza di questa iniziativa nasce dal confronto con alcuni studenti di Modena, protagonisti dei progetti scolastici di Gazzetta di Modena e Csi, che hanno chiesto di interrogarci in maniera differente rispetto ai temi di attualità. Attraverso le diverse arti della scena quali la musica, la danza, il teatro e la narrazione di storie vere, nasce da una necessità di ascolto e arriva a toccare un messaggio di speranza.
I biglietti sono gratuiti ma con prenotazione obbligatoria (si paga solo la prevendita su Vivaticket).










