In questo periodo così delicato ogni neo mamma ha diritto di vivere in serenità un momento speciale come la nascita. Bonding, marsupioterapia e massaggio infantile: come il contatto può rendere speciale e unico questo legame …
Il movimento e il corpo come risposta attiva a questo “tempo sospeso” in cui le emozioni e i vissuti delle neo mamme possono amplificarsi, per il momento delicato che stanno vivendo.
Ne abbiamo parlato con Alessia Baldini, assistente alla madre Doula, expert instructor del metodo hypopressivo, peer – conseleur, chinesiologa, dello staff Piscine Pergolesi
Alessia, che suggerimenti e indicazioni ti senti di dare alle neo mamme che si trovano a vivere, come tutti, questo “tempo sospeso”?
“Le mamme – sottolinea Alessia – devono continuare a stare in movimento con il loro bambino: la paura frena e ferma, mentre il movimento ci consente di allontanarci e liberarci dalla paura anche dal punto di vista fisico oltre che psicologico. Il mio consiglio per le neomamme è quello di restare vicino al proprio bambino, di guardarlo negli occhi, di massaggiarlo, di toccarlo, continuando anche dopo la nascita quel rapporto unico e raro che dà la gestazione.
A tutte le neo mamme auguro quindi di “approfittare” di questo momento per stare con i loro bambini, accudite e protette a loro volta dai loro compagni, i papà, ai quali riconosco una grande parte in questo processo di formazione di una famiglia, dove nascono bambini, madri e padri. Nella nostra società la maternità non è valorizzata, ma è importante sottolineare che la madre impara ad accudire se lei stessa per prima viene accudita: dalla società, dal partner, dalla famiglia, dalle amiche. Questo è quanto cerco di fare io attraverso la mia professione: accudire le mamme attraverso il movimento, l’accettazione di sé”.
Che cosa può aiutare le neomamme a vivere con serenità il momento della nascita?
“Il contatto con il proprio bambino: spesso nei corsi di preparazione al parto si parla di bonding: indica quel legame profondo che si stabilisce a poche ore dal parto tra madre e figlio e che permette alla donna di allattare, cullare, giocare con il proprio bambino, ma anche di proteggerlo, non trascurarlo, non abbandonarlo. Gli studiosi Klaus Marshall e John Kennel lo definiscono “periodo sensibile” che favorisce la conoscenza e l’attaccamento reciproco”.
IL BONDING
“Il bonding è una relazione unica tra due individui, specifica e preservante nel tempo”.
Klaus Marshall e John Kennel
Il bonding è costituito da alcuni elementi:
- Il tatto
- Il contatto visivo
- L’olfatto
- L’udito e il linguaggio
- Il pianto
- Il sorriso
- L’allattamento al seno e/o artificiale
- Imitazione/sincronia/bioritmicità
- Imprinting e resilienza
Cosa favorisce il bonding
- Una buona preparazione durante la gravidanza
- Un buon parto
- Il contatto precoce tra madre e neonato
- La salvaguardia dell’unità madre-bambino
- L’allattamento al seno
Cosa ostacola il processo del bonding
- Un parto difficile
- Pratiche mediche invasive
- Utilizzo di farmaci
- La separazione madre-bambino e madre-padre-bambino, infatti
Alcuni studi sostengono che il processo del bonding sia già attivo durante la gravidanza, quando la madre inizia a pensare ed immaginare il suo bambino. L’importanza del tatto, e quindi del contatto mamma/bambino, è oggi diffusa attraverso il “Metodo Mamma Canguro”, che stimola l’allattamento materno e favorisce l’instaurarsi di un’eccellente relazione madre figlio con grandi vantaggi per la salute e la serenità di entrambi”.
IL METODO MAMMA CANGURO
Il “Metodo Mamma Canguro” MMC, noto anche come “marsupioterapia”, fu ideato nel 1978 in Colombia dal pediatra Edgar Rey direttore del dipartimento di medicina Neonatale dell’Istituto Materno Infantile (IMI), che decise di affrontare con tale metodo il problema dell’elevato tasso di mortalità e dell’abbandono della sua unità.
Il dott. Rey, dopo aver letto numerosi studi sulla fisiologia dei marsupiali, si convinse che il bilancio della sua unità sarebbe migliorato se il bambino, una volta stabilizzato, fosse venuto a contatto con la pelle calda e confortevole della madre: in questo modo il bambino avrebbe potuto prendere direttamente il latte materno, per poi essere dimesso e affidato alle amorevoli cure dei genitori. “Nonostante l’assenza di una quantificazione scientifica – prosegue Alessia – dopo l’organizzazione e applicazione di questa tecnica all’IMI la mortalità e la percentuale di abbandoni crollarono sensibilmente e molto velocemente”.
Il metodo MMC viene ben descritto nel libro “Una mamma canguro” (edizioni red!), scritto da Nathalie Charpak.
In questo libro che ci suggerisce Alessia sono descritte in modo semplice le regole della marsupioterapia sviluppate da Nathalie Charpak, pediatra francese residente in Colombia, in collaborazione con l’Equipe della Fondazione Canguro e dalla sua collega Zita Figueroa.
“Il contatto corporeo fa crescere i neonati più sani e felici”: “In questa affermazione del libro – spiega Alessia Baldini – si ritrova l’importanza dello sviluppo del neonato attraverso il contatto“.
Ci sono limitazioni rispetto al metodo mamma canguro?
“Il metodo mamma canguro inizialmente era destinato all’assistenza dei bambini prematuri o sottopeso alla nascita. Non ha limitazioni, può essere applicato il più precocemente possibile a tutti i lattanti di qualsiasi parte del mondo.
Oggi è praticato anche nei paesi sviluppati per stimolare l’allattamento materno e favorire l’instaurarsi di un’eccellente relazione madre figlio con grandi vantaggi per la salute e la serenità di entrambi. E’ infatti utilissimo per tutti i neonati fin dal momento della nascita perché attenua il brusco distacco dalla mamma causato dal parto, e aiuta la mamma a sviluppare quella raffinata sensibilità corporea che è condizione essenziale per un buon rapporto con il suo piccolo nei primi mesi di vita”.
Alessia, tu sei anche insegnante di massaggio infantile: come queste informazioni hanno sostenuto il tuo lavoro e come il massaggio infantile può influire in modo positivo sulla relazione e sul processo di attaccamento genitore/bambino?
“Attraverso il libro e le testimonianze raccolte in esso ho conosciuto e approfondito il metodo pelle a pelle, l’importanza dei primi attimi di vita del bambino e come si possa creare e rafforzare il legame con il genitore.
Sono stata affascinata dalle parole di Nathalie Charpak: “Ritengo che il metodo mamma canguro non agisca solo sul piano fisiologico, ma permetta anche lo schiudersi di un canale di comunicazione fra bambino e genitori; particolarmente importante nella nostra epoca, troppo spesso segnata dall’assenza di comunicazione”.
Condivido a pieno il pensiero della dottoressa Charpak: oggi possiamo informarci facilmente ma siamo in difficoltà a comunicare, soprattutto a livello sensoriale, fisico.
Attraverso il massaggio infantile, anche chi non ha potuto vivere i primi momenti della nascita con dolcezza e vicinanza (mi riferisco a problematiche del parto che hanno fatto sì che la mamma fosse allontanata dal bambino o in situazioni come l’affido o l’adozione), può ricercare un’interazione reciproca per esprimere tenerezza e amore.
Il massaggio infantile è un ottimo strumento, un sostegno per colmare questa mancanza per sostenere e beneficiare genitori e figli di un momento relazionale profondo che non deve essere perso poiché in grado di migliorare la vita futura del bambino e del genitore”.
“Accudire senza giudizio e attraverso il giusto allenamento corporeo: è quello che cerco di fare per le neomamme, per riconoscere la loro forza e potenza che si esprime anche – ma non solo – attraverso la maternità”
Alessia Baldini, “doula in movimento”
Martedì 19 gennaio 2021, alle ore 10.30, Alessia Baldini insieme alle Piscine Pergolesi organizza un evento online sul massaggio infantile
Per iscriversi è necessario inviare una mail a info@piscinepergolesi.net oppure chiama il numero 059373337