Cambio di scenario per la seconda tappa di CSI in TOUR: siamo passati dal verde della campagna al bianco della montagna, illuminata da uno splendido sole. L’ascensore virtuale ci ha fatto salire di quasi duemila metri, destinazione Corno alle Scale.
Ad accoglierci alcuni dirigenti dell’associazione Appennino 2000, nata ad inizio millennio dalla fusione tra le squadre calcistiche di Montese e Castel d’Aiano. Oggi non c’è solo il calcio: al confine tra la provincia di Modena e quella di Bologna si praticano anche pallavolo, ginnastica ritmica, e-bike. E poi c’è lo sci, che quest’inverno tra i bimbi dell’Appennino 2000 sta facendo registrare numeri più alti rispetto all’epoca pre-mascherine. Un ottimo segnale, ce n’era bisogno dopo il blocco di un anno fa.
La giornata-tipo, nelle vacanze natalizie o nei fine settimana, per i più piccoli è più o meno così: sveglia all’alba, partenza alle 7.20, arrivo a Corno alle Scale alle 8. Poi un paio d’ore con il maestro di sci e tante altre discese fino a metà pomeriggio, prima di una meritata merenda al rifugio.
La neve, però, non aspetta solo i bimbi. “Gli adulti, se alle prime armi, sono più spaventati rispetto ai piccoli. Noi – ci spiega uno dei maestri di Corno alle Scale – siamo abituati a dare iniezioni di fiducia: una volta che si abbandona la paura e che si prende il controllo di ciò che si fa, anche gli adulti principianti riescono a divertirsi e a godersi un’esperienza che dà emozioni come poche altre”.
Se non vi è venuta voglia di partire per una bella sciata, per convincervi abbiamo le immagini.