Il progetto “Il mio campo libero” che porta lo sport in carcere a Modena presentato in conferenza stampa

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SPORT DI TUTTI – “Carceri” è un’iniziativa promossa dal Ministro per lo Sport e i Giovani Andrea Abodi attraverso il Dipartimento per lo Sport in collaborazione con Sport e Salute SpA, la società dello Stato per lo sviluppo dello sport e dei corretti stili di vita.
L’iniziativa si inserisce nell’ambito delle attività previste dai protocolli d’intesa sottoscritti con il Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria (“DAP”) e con il Dipartimento per la Giustizia Minorile e di Comunità (“DGMC”).
Il progetto si propone di supportare le Associazioni e le Società Sportive Dilettantistiche e gli Enti del Terzo Settore di ambito sportivo per promuovere la salute e il benessere psico-fisico, facilitando il recupero dei detenuti attraverso lo sport quale strumento educativo e di prevenzione del disagio sociale e psicofisico, di sviluppo e di inclusione sociale, di recupero e di socializzazione, di integrazione dei gruppi a rischio di emarginazione e delle minoranze.

Il progetto “Il Mio Campo Libero”, avviato lo scorso 13 novembre 2023, proseguirà fino a maggio del 2025 ed è destinato ai detenuti della sezione maschile e femminile della Casa Circondariale S.Anna di Modena.
La società capofila del progetto è CSI Gialloblu Sport ASD ed ha coinvolto i seguenti partner sul proprio territorio: Mutina Sport ssd – Abracadam asd – Polisportiva Campogalliano asd – PGS Smile asd – CSI Modena Volontariato ODV e Club 64.

Le attività portate avanti in questi mesi, che sono finalizzate alla promozione di sani stili di vita, all’allentamento delle tensioni legate alla reclusione, al veicolare rispetto delle regole e del gioco di squadra, alla socializzazione e al movimento attraverso la pratica sportiva. Sono state avviate nelle sezioni maschili attività sportive di calcio, urban dance, pallacanestro, pesistica, scacchi, mentre nella sezione femminile si praticano pallavolo e danza. Sono stati coinvolti con continuità una settantina di detenuti e detenute e una quarantina di detenuti in occasione del torneo di calcio a
cinque.
Con le donne in questi ultimi mesi si è rinnovata una bellissima collaborazione con la squadra delle mamme della PGS Smile di Formigine – Seven Fighters – che, a partire dal mese di marzo per una volta al mese, sono entrate per giocare partite amichevoli a squadre miste con un finale dedicato al terzo tempo e alla socialità.

Lo scorso giugno al campetto di calcio a cinque della Casa Circondariale si è svolta una partita amichevole di calcetto fra la squadra dei Lions del Distretto Lions 108Tb e quella dei detenuti della prima sezione, in rappresentanza dell’Istituto Penitenziario modenese in quanto vincitrice del torneo interno 2024 che ha coinvolto quattro sezioni.
1) Sport di Squadra: Calcio, Pallacanestro e Pallavolo. L’attività fisica produce effetti positivi sulla salute dell’individuo, ma anche sulla sfera sociale. L’attività fisica di squadra permette infatti di migliorare la qualità delle relazioni di gruppo e potenziare la coesione organizzativa. Quando si è in squadra si lavora in presenza di altri compagni che collaborano per raggiungere un obiettivo comune.
2) Scacchi: Il gioco degli scacchi aiuta a migliorare la memoria e l’utilizzo del pensiero logico e
analitico. Inoltre, fornisce ai detenuti una via di sfogo che aiuta ad alleviare ansia, stress e depressione. Una delle idee alla base del progetto è che l’abitudine al prendere decisioni oculate si possa riflettere anche nella vita fuori dal carcere.
3) Palestra: L’attività sportiva con istruttore rappresenta un elemento positivo per contribuire non solo al mantenimento di uno stato soddisfacente della salute psico-fisica, ma anche per migliorare la convivenza all’interno dell’Istituto, contribuendo ad abbassare il livello di tensioni e di conflitti.
4) Urban Dance: La danza ha un valore liberatorio che in un contesto come il carcere è essenziale. Liberare il corpo nel movimento scioglie le emozioni compresse, anche la rabbia. Oltre a mantenere le persone in una condizione di maggior benessere, e quindi a favorire una convivenza quotidiana più serena, aiuta i detenuti a percepirsi in un modo diverso e a interagire con il mondo in un modo diverso.

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