La mindfulness è una forma di meditazione che focalizza l’attenzione sul momento presente coltivando un atteggiamento non giudicante (Kabat-Zinn, 1994). Più specificatamente con il termine mindfulness ci si riferisce sia a una pratica meditativa specifica che a un complesso di processi psicologici.
La pratica della Mindfulness ruota attorno a due concetti fondamentali: quello di consapevolezza e quello di concentrazione.
- La consapevolezza non è altro che la capacità di agire quanto più possibile in modo intenzionale, dirigendo uno sguardo puntuale ma non giudicante a ogni cosa si faccia, si dica, si pensi.
- La concentrazione è lo sforzo positivo della mente che si allena per dirigere l’attenzione verso il suo oggetto in maniera pura, senza l’interferenza del pensiero che risente dell’esperienza passata o delle proiezioni sul futuro.
La Mindfulness è, dunque, una disciplina che insegna a coltivare l’attenzione in modo saggio, salutare e pulito.
L’obiettivo è quello di conoscere se stessi e il mondo attorno per ciò che realmente sono, se resta ancorata a ciò che accade qui e ora, la mente esprime la sua potenzialità piena lavorando con l’unico materiale possibile: la realtà di quel che c’è nel momento in cui sorge. Così facendo, non si affatica nell’inseguire il passato e il futuro, non si affatica a rimpiangere, soffrire per l’incertezza e il confronto, la frustrazione, l’ansia e le tante emozioni conflittuali che la vita di ogni giorno ingenera.
In cosa consiste praticamente la Mindfulness?
La Mindfulness è una pratica articolata sulla meditazione. È un allenamento fondato su esercizi specifici che coinvolgono il corpo e l’attenzione il cui fine è coltivare l’abitudine alla consapevolezza per conseguire uno stato mentale più incline alla soddisfazione e alla felicità.
Per sostenere l’attenzione, si utilizzano alcuni supporti naturalmente disponibili alla mente in ogni possibile occasione:
- il corpo (prestando attenzione al respiro, ad alcune aree specifiche o al corpo nella sua complessità, scandagliandolo una parte alla volta);
- le percezioni dei sensi (tutto ciò che è raccolto dai sensi, ovvero udito, vista, tatto, olfatto, gusto, e dalla mente) che offre una risposta fisiologica, fisica o psicologica a ciò che ci piace, ciò che non ci piace e ciò che suscita indifferenza;
- le emozioni-formazioni mentali (le costruzioni mentali che seguono le percezioni dei sensi, come la rabbia, il desiderio, il dolore, la compassione);
- gli oggetti della mente (ciò che, in senso reale o astratto, suscita le formazioni mentali dopo essere stato percepito dai sensi: voglio possedere qualcosa che suscita il mio desiderio dopo che gli occhi ne hanno colto la bellezza, vale tanto per un oggetto ma anche per una condizione).
Mindfulness contro lo stress
Non è un caso se questa pratica si sia così diffusa nella società occidentale dove lo stress la fa da padrone. Lo stress è la “malattia” più diffusa ai giorni d’oggi. Basti pensare che in America il 42% degli adulti riporta un aumento del proprio livello di stress e il 36% riferisce che tale livello è rimasto invariato negli ultimi cinque anni. La vita di tutti i giorni ci espone a molti stimoli e situazioni stressanti, ma anche il nostro modo di pensare, i nostri comportamenti e le nostre abitudini, come il sonno inadeguato, l’esercizio fisico limitato, l’alimentazione scorretta, possono incidere ulteriormente, aumentando lo stress e, di conseguenza, l’ansia.
Per gestire lo stress vi sono diversi esercizi che possono aiutare a aumentare la consapevolezza, in modo che possiamo rispondere alle situazioni con capacità di scelta piuttosto che reagirvi automaticamente. Lo facciamo attraverso la pratica del diventare più consapevoli di dove la nostra attenzione è, e cambiando deliberatamente e continuamente il focus dell’attenzione.
Cosa dice la scienza?
Evidenze scientifiche attestano gli effetti della pratica meditativa su alcune strutture anatomiche del cervello. Si sottolinea come essa:
- innalzi la risposta immunitaria
- abbassi la pressione sanguigna e la frequenza del respiro
- migliori la stabilità emotiva e la percezione di benessere
- alzi i valori della dopamina
- riduca GABA, adrenalina e cortisolo associati agli stati ansiosi
Va detto che i benefici della meditazione non si ottengono senza una pratica costante. Per iniziare a vedere dei miglioramenti bisogna “praticare” per un periodo minimo di 8 settimane per almeno 10 minuti al giorno.
Come iniziare
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