In sinergia con la dottoressa Righetti e il gruppo CEIS, il percorso è pensato per ragazze dai 13 ai 25 anni
Favorire le relazioni sociali e le reti inclusive per offrire percorsi di reinserimento e rieducazione alla socialità. Attorno a questo ambizioso e importante obiettivo, fin dal 2004, CSI Modena sviluppa progetti dedicati a ragazze dai 13 a 25 anni che si trovano in condizioni di marginalità e disagio. Grazie alla preziosa sinergia con il gruppo CEIS, nel corso di quasi due decenni sono state più di 300 le persone che hanno beneficiato di questi percorsi. Molto è stato ‘puntato’ sull’attività sportiva: le ragazze hanno potuto praticare discipline come pallavolo, danza, boxe, nuoto e ginnastica in acqua.
Lo sport rappresenta uno strumento generativo di dinamiche relazionali inaspettate e sorprendenti, che consentono di scambiare idee e instaurare rapporti. Inoltre garantisce tutti i benefici legati alla salute e al mantenimento di un equilibrio psico-fisico, contribuendo a far sì che chi vi partecipa possa sentirsi meno solo durante quel processo di rieducazione e di ristrutturazione della propria visione del mondo. Nel tempo, insieme alle oltre trecento ragazze, ne abbiamo avuto la conferma: lo sport è stato fondamentale per attivare una vita sociale più umana e per sviluppare percorsi di prevenzione del disagio giovanile.
Nel 2022, anno in cui possiamo dire che diventano maggiorenni questi percorsi nati nel 2004 tra CSI Modena e gruppo CEIS, parte un nuovo progetto che si chiama ‘M’incammino. Questa è la via giusta’. Fondamentale l’apporto della dottoressa Claudia Righetti, psicologa e psicoterapeuta a indirizzo cognitivo-comportamentale, fondatrice di Wise Walker.
Abbiamo strutturato il progetto ‘M’incammino. Questa è la via giusta’ con il fine preciso di restituire alle ragazze che parteciperanno alle attività una piccola parte della normalità che dovrebbe far parte della vita di ciascuno. M’incammino è stato ideato sfruttando la dimensione ludica del movimento e il gioco come strumenti per garantire alle ragazze un’occasione di svago ma anche una valvola di sfogo, un momento attraverso cui prendersi cura di sé e conoscersi approfonditamente, dedicandosi spazi di auto-analisi e di pensiero personale.
Le attività che proporremo all’interno di questo percorso riguarderanno il gioco di squadra, le attività in gruppo e i percorsi di movimento guidato in palestra e piscina, ma anche momenti di analisi e sguardo interiore attraverso proposte di cammino guidato e terapeutico. Oltre alla parte più ludico-motoria vogliamo offrire alle ragazze che parteciperanno alle nostre attività anche l’opportunità di godere del volontariato come momento di sviluppo e crescita personale, di acquisizione di nuove conoscenze e di competenze utili a un reale e concreto reinserimento sociale. Crediamo che sia dovere dell’intera comunità farsi carico di coloro che, per i motivi più diversi, sono costretti a vivere situazioni complesse. È possibile aiutare l’individuo a recuperare e ritrovare la propria identità in tanti modi diversi: lo sport è uno di questo.
Ecco perché abbiamo voluto ideare l’affido sportivo, perché desideriamo che anche le associazioni e le società sportive possano avere un ruolo attivo nel recupero del benessere della persona. È ferma volontà del gruppo di lavoro promuovere un progetto a 360° che parta dallo sport, dal divertimento per trasmettere messaggi positivi di rinascita, crescita, sviluppo, conoscenza e coscienza di sé alle donne che si sono trovate a vivere situazioni complesse e meritano, oggi, di godere di occasioni di vita positiva.
Ci teniamo a ringraziare particolarmente Run&Fun e Lupo Sport, negozi sportivi di Modena e soprattutto i loro clienti che sono al fianco del progetto ‘M’incammino. Questa è la via giusta’. Hanno raccolto e donato abbigliamento e materiale tecnico che consentirà alle ragazze di svolgere al meglio le loro attività. L’apporto di Run&Fun e Lupo Sport è fondamentale per la buona riuscita del percorso.
