Cultura

L’inclusione nasce dal pensiero, dalla volontà di stravolgere il pensiero comune.

Interrogandosi allo specchio e cercando di accettare il disabile che c’è in ognuno di noi. Si è disabili in relazione al contesto, all’ambiente che ci circonda. Lo siamo tutti in potenza, se ascriviamo le nostre azioni quotidiane all’interno di contesti che presentano barriere. L’attività sportiva e la cultura in senso lato, hanno come prerogativa la democraticità dei contenuti a livello socio-educativo, e la mission rivolta anche alla sensibilizzazione al diritto alla bellezza.

Mani che vedono. Visita guidata con postazioni tattili. Galleria Estense di Modena 25 e 26/09/2021

Lo sport inteso come abitudine a sani e corretti stili di vita e la cultura come proprietà di linguaggio artistico di una certa epoca storica, In una società che richiede alti livelli prestazionali, sia dal punto di vista intellettivo che sportivo, devono pretendere il tempo per rallentare, affinchè tutte le disabilità legate alle prestazioni possano riconvertirsi in abilità differenti, ovvero arricchenti in un’ottica di identità plurale. Ogni opportunità diconfronto, come ad esempio i percorsi formativi rivolti agli operatori sportivi e della cultura che quest’anno abbiamo promosso, si prefiggono di fornire strumenti che inneschino un cambiamento di prospettiva, che devono essere intesi e interiorizzati dalla comunità come progetti di salute complessiva. Potenziando le nostre capacità in un’ottica di accoglienza inclusiva, si possono spostare sempre più in la i limiti e praticare azioni per un’eredità culturale uguale per tutti.

Attraverso l’esperienza sportiva #Sportanchio che abbiamo maturato negli ultimi 15 anni nelle scuole di Modena e provincia e alle restituzioni che ci sono arrivate da ragazzi e docenti, ci siamo trovati a riflettere sull’esigenza dei giovani con disabilità. La richiesta è quella di essere considerati come tutti, soprattutto dai propri compagni di classe e di poter vivere il proprio contesto socio-educativo nella maniera più semplice possibile, facendo parte di gruppi di pari, dove con pari si intende coetanei già presenti nel gruppo classe.

Che favola di Museo! Lettura animata con interprete lis . Museo Civico di Modena 25/09/2021

Lo scopo del progetto motorio è proprio questo: creare un ambiente di apprendimento cooperativo, dove attraverso un’attività praticata insieme si impara qualcosa di nuovo, utile sia a livello tecnico che a livello educativo e morale. Grazie agli istruttori sportivi formati che collaborano con il CSI e grazie ai continui aggiornamenti che cerchiamo di seguire, ci proponiamo un approccio alla capacitazione, che si focalizza, infatti, sulla qualità di vita che gli individui sono effettivamente in grado di raggiungere e si propone di non fermarsi alla semplice valutazione delle risorse possedute dalle persone, ma anche di considerare ciò che le persone sono in grado di fare con questi strumenti, ossia le capacità effettive che loro hanno.

Lavoriamo inoltre in rete con altre associazioni e società sportive che promuovono la partecipazione in orario extra scolastico, in spazi idonei e sicuri di gruppi eterogenei di adolescenti, al fine di mantenere sia un sostegno alle abilità acquisite e sia promuovere spazi di ricerca per un’autorealizzazione che nasce del senso di appartenenza e partecipazione ad una comunità.

L’idea che il modello positivo e funzionale praticato con e grazio allo sport in classe e all’interno delle società sportive, possa essere e riproposto in ambito culturale nasce da una sollecitazione arrivata anche dal tavolo provinciale “disabilità e sport”. E’ emerso che le associazioni e le famiglie ritengono non ci sia reale inclusione delle persone con disabilità in tutti gli ambiti della vita. Le persone con disabilità e le loro famiglie non cercano una via preferenziale, vogliono una vita INSIEME agli altri, al pari di tutti, con la libertà di poter svolgere serenamente ogni attività quotidiana (la spesa, la scuola, lo sport, la frequentazione del centro storico, dei locali, dei musei come dei teatri,le attività di volontariato, etc). Da questa marcata esigenza, nasce la sfida di poter ampliare la rete dell’associazione, affinché le occasioni di socializzazione strutturate e fruibili dai ragazzi possano uscire dal “seminato” sportivo – grazie a partner di riconosciuta valenza educativa- ed entrare in nuovi contesti culturali per esperienze di tipo extra scolastiche ad hoc.

L’arte del vasaio. Laboratorio adattato di archeologia sperimentale sulla lavorazione della ceramica. Parco archeologico e museo all’aperto della Terramara di Montale 26/09/2021

Il CSI lo scorso anno ha deciso di allargare la rete dei partner, lanciando la sfida ad alcuni degli istituti culturali della città.

Gallerie Estensi, Museo Civico, ERT Emilia Romagna Teatro Fondazione e Officina delle Api-Arti per l’inclusione, hanno colto con entusiasmo unisono la proposta di mettersi in gioco in un anno già di suo sfidante, sia per le prolungate chiusure di musei e teatri che per il depauperarsi delle relazioni, venendo meno opportunità di incontro e socializzazione che sono da sempre alla base dalla nostra società.

Siamo in stretto contatto con le realtà culturali citate, con le quali prosegue il lavoro di coprogettazione in veste di facilitatori culturali per ideare e promuovere nuove iniziative articolate e condotte da operatori formati e informati. L’obiettivo ultimo è quello di seminare coscienza affinché possa il nostro territorio essere al centro di un processo di evoluzione culturale.