Il laboratorio di lettura e scrittura “A scuola in carcere” rivolto a detenuti e detenute con il coinvolgimento degli studenti modenesi
Csi Modena, in collaborazione con si Modena Volontariato, Associazione Opera Ultima, Festival Passa La Parola e Scuole secondarie di secondo grado coinvolte, promuove per l’anno scolastico 2019 2020 il laboratorio di lettura e scrittura “A scuola in carcere” rivolto a detenuti della sezione Ulisse, detenuti che frequentano la scuola interna all’istituto IPSIA Corni e detenute della casa circondariale S.Anna.
Il laboratorio di lettura e scrittura, che si concenterà sui temi “L’Altro” e “La Scelta” coinvolge gli studenti maggiorenni delle classi quinte dell’Istituto Tecnico Industriale Fermi, del Liceo Socio Psicopedagogico Sigonio, dell’Istituto Professionale Socio-Commerciale-Artigianale Cattaneo Deledda.
Metodologia
Si utilizzano testi di narrativa e di poesia che fanno da sfondo all’intero percorso di lettura e scrittura.Il racconto diventa il filtro con cui il detenuto/a e gli studenti leggono, interpretano e sentono le proprie emozioni. Diventa lo strumento grazie al quale riflettono su loro stessi e attraverso cui entrano in contatto con gli altri.
Successivamente alla lettura e rielaborazione dei testi, seguirà il momento di scrittura dei testi in cui studenti e detenuti/e potranno esprimere i propri vissuti e le proprie esperienze.
Se, infatti, con la lettura raccogliamo emozioni ed empatizziamo con lo scrittore, nella scrittura riversiamo emozioni da poter condividere con il lettore.
Questo duplice aspetto va a stimolare fortemente l’intelligenza emotiva e crea connessioni con l’“altro” che legge, ascolta e si immedesima.
Fase finale del progetto è la condivisione dei testi scritti in due momenti di incontro in carcere tra studenti e detenuti/e: la condivisione mira a creare contatto con l’umanità dell’altro e a stimolare canali comunicativo/relazionali.
Finalità
La finalità ultima e più ampia del progetto è quella, partendo da una riflessione su di sé, di avvicinarsi al vissuto emotivo ed esperienziale dell’altro.
Innescare quel processo virtuoso, attraverso il mondo della lettura e della scrittura, che permette a ciascun individuo di entrare in contatto con il proprio mondo interiore e con il mondo esterno, ossia scoprire quell’ “altro” rispetto alla mia immagine ideale e quell’ “altro” fuori da me, ossia chi mi sta accanto.
Questo percorso pone in contatto studenti e detenuti/e con i concetti di paura, scelta, errori, coerenza e stimola i “perché”. Come ci suggerisce la Marzano, però, “i perché restano sempre senza risposta”, ma ciò che cambia, forse, è la nostra capacità di riflettere e di entrare in relazione e chissà che non risieda proprio in questo la nostra vera libertà.
Il Progetto infine si pone come obiettivo ultimo anche uno scambio virtuoso tra l’interno e l’esterno:
-l’interno e l’esterno di sé: elaborazione e racconto
-interno ed esterno del carcere: confronto tra detenuti/e e confronto con gli studenti che rappresentano il “fuori”, quindi il mondo esterno
– la possibilità per i detenuti di sentirsi parte attiva di un percorso culturale e di poter trasmettere parimenti ad altri, in particolare giovani studenti, il proprio vissuto e la propria esperienza
Risultati attesi
Stimolare l’ autoconsapevolezza
Potenziare le competenze emotive, relazionali e cognitive (life skills)
Rileggere e rielaborare esperienze significative della propria vita
Entrare in contatto con l’ “altro” che, come ricorda la Marzano è un Altro duplice: l’ “altro” da me stesso e l’ “altro” diverso da me
Potenziare gli aspetti comunicativi e relazionali
Per info sul progetto contattare: Emanuela Carta, volontariato@csimodena.it